LETTERA
APERTA AL PRESIDENTE EGIZIANO
AL SI SI
perché
l’Egitto torni al suo antico ruolo di faro del medio oriente
E ALLE
DONNE ARABE DI ORIENTE E DI OCCIDENTE
“Verrà il tempo
in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato
violenze stupri,
torture repressione minacce contro le
donne di tutti i paesi il conflitto
israelo palestinese e
altri conflitti in questo passaggio d’epoca,
·
- saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente e in altre parte del mondo hanno scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo.”
Sono nata e cresciuta al
Cairo, sposata all’età di 16 anni con un cittadino italiano , sono in Italia da
16 anni madre di tre figli Ho la
cittadinanza italiana , ho educato i miei figli nei valori dell’islam e
nel riconoscimento e rispetto della civiltà egiziana
Lo scorso anno ho partecipato
alle manifestazioni di piazza Taharir con giovani e donne ed ho sperato in un futuro
migliore per il mio paese
In Italia le notizie
internazionali arrivano frammentate. E’ difficile avere una visione chiara e
corretta della situazione nei paesi arabi
Ricevo notizie dalle mie
sorelle che vivono in Egitto
Capisco che non bastano spontanee rivolte di piazza
per cambiare la realtà
Capisco che la situazione è
complessa e difficile ,
Capisco che si sta
determinando un nuovo assetto geopolitico dopo il crollo delle dittature
ma so anche che lei
Presidente Al- SI SI sta attuando
dei provvedimenti per favorire le fasce più povere, perché affrontino con dignità la fame e la povertà Di questo il popolo gliene è grato ma ancora è troppo poco…
Io in Italia sto sperimentando, anche se fra molte
difficoltà materiali, cosa significhi
scegliere la propria vita, avere idee proprie, educare i figli nel rispetto
degli altri, nell’osservanza delle leggi, nel non avere paura ad esprimere le
proprie idee con dignità AVERE DEI
DIRITTI
Ho una figlia di 16 anni che
frequenta il liceo classico con chiari progetti di suo futuro professionale . Ama
lo studio e l’impegno. Ha scelto di
velarsi sfidando ogni critica con coraggio e assunzione di responsabilità
.E’ stimata e rispettata
anche per questo.,dai suoi insegnanti compagni
e compagne.
Soffre, come soffro io, per la condizione
delle sue amiche coetanee e delle donne in Egitto. Condizione, già tragica, notevolmente
peggiorata negli ultimi anni.
Oggi l’Egitto viene
considerato paese estremamente a rischio per le donne.
Tacciono le voci di protesta,
di rivendicazione dei diritti più
elementari, di libera espressione artistica arte di creatività che pure , in
passato, ci sono arrivate dai paesi del
Mahgreb e del medio oriente non esclusa l’Arabia
Le donne anche dai paesi
martoriati dalle guerre, hanno elevato in passato, le loro voci creando pagine letterarie e scrittura poetica di
grande valore, producendo espressioni
artistiche significative
Oggi ci fa male anche il loro silenzio. Vogliamo romperlo in
maniera significativa per cominciare a
lasciare segnali indelebili nel mondo e contribuire a distruggere gli
stereotipi culturali diffusi in
occidente contro le donne arabe
SU QUESTO RIVOLGIAMO UN
APPELLO A COLLEGARCI PER COMINCIARE A
RIFLETTERE SULLA POSSIBILITA’ DI ORGANIZZARE
UN INCONTRO SU
ISTRUZIONE E FORMAZIONE DELLE
DONNE NEI PAESI ARABI
METODI EDUCATIVI
CREATIVITA’ FEMMINILE : ARTE
E LETTERATURA
Sappiamo che è difficile, non
solo logisticamente, ma abbiamo fiducia
nelle donne
Attendiamo segnali, disponibilità,
scritti, idee
Salam
Hend Ahmed presidente ass.ne
Annassim donne native e migranti delle due sponde del Mediterraeo Bologna
Italia
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