25 agosto 2014

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE EGIZIANO, dell'associazione Annassim di Bologna



    LETTERA APERTA  AL PRESIDENTE  EGIZIANO  AL SI SI
      perché l’Egitto torni al suo antico ruolo di faro del medio oriente
      E ALLE DONNE ARABE  DI ORIENTE E DI OCCIDENTE




“Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato
violenze stupri, torture  repressione minacce contro le donne  di tutti i paesi il conflitto israelo palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca,
·         
  •  saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente  e in altre parte del mondo hanno  scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo.”



Sono nata e cresciuta al Cairo, sposata all’età di 16 anni con un cittadino italiano , sono in Italia da 16 anni  madre di tre figli  Ho la  cittadinanza italiana , ho educato i miei figli nei valori dell’islam e nel riconoscimento e rispetto della civiltà egiziana
Lo scorso anno ho partecipato alle manifestazioni di piazza Taharir  con giovani e donne ed ho sperato in un futuro migliore per il mio paese
In Italia le notizie internazionali arrivano frammentate. E’ difficile avere una visione chiara e corretta   della situazione nei paesi arabi
Ricevo notizie dalle mie sorelle che vivono  in Egitto
Capisco  che non bastano spontanee rivolte di piazza per cambiare la realtà
Capisco che la situazione è complessa e difficile ,
Capisco che si sta determinando un nuovo assetto geopolitico dopo il crollo delle dittature  
ma so anche  che lei  Presidente Al- SI SI  sta attuando dei provvedimenti per favorire le fasce più povere, perché  affrontino con  dignità la fame e la povertà  Di questo il popolo gliene è grato  ma ancora è troppo poco…
Io in Italia  sto sperimentando, anche se fra molte difficoltà materiali,  cosa significhi scegliere la propria vita, avere idee proprie, educare i figli nel rispetto degli altri, nell’osservanza delle leggi, nel non avere paura ad esprimere le proprie idee con dignità  AVERE DEI DIRITTI
Ho una figlia di 16 anni che frequenta il liceo classico con chiari progetti  di suo futuro professionale  .  Ama lo studio e l’impegno.  Ha scelto di velarsi sfidando ogni critica con coraggio e assunzione di responsabilità
.E’ stimata e rispettata anche  per questo.,dai suoi insegnanti compagni e compagne.
 Soffre, come soffro io, per la condizione delle sue amiche coetanee  e  delle donne in  Egitto. Condizione, già tragica, notevolmente peggiorata negli ultimi anni.

Oggi l’Egitto viene considerato paese estremamente a rischio per le donne.
Tacciono le voci di protesta,  di rivendicazione dei diritti più elementari, di libera espressione artistica arte di creatività che pure , in passato,  ci sono arrivate dai paesi del Mahgreb e del medio oriente non esclusa l’Arabia
Le donne anche dai paesi martoriati dalle guerre, hanno elevato in passato,  le loro voci creando  pagine letterarie e scrittura poetica di grande valore,  producendo espressioni artistiche significative

Oggi ci fa male anche  il loro silenzio. Vogliamo romperlo in maniera significativa  per cominciare a lasciare segnali indelebili nel mondo e contribuire a distruggere gli stereotipi culturali  diffusi in occidente contro le donne arabe 
SU QUESTO RIVOLGIAMO UN APPELLO  A COLLEGARCI PER COMINCIARE A RIFLETTERE SULLA POSSIBILITA’  DI ORGANIZZARE UN INCONTRO   SU
ISTRUZIONE E FORMAZIONE DELLE DONNE NEI PAESI ARABI
METODI EDUCATIVI
CREATIVITA’ FEMMINILE : ARTE E LETTERATURA

Sappiamo che è difficile, non solo logisticamente,  ma abbiamo fiducia nelle donne
Attendiamo segnali, disponibilità, scritti, idee
Salam

Hend Ahmed presidente ass.ne Annassim donne native e migranti delle due sponde del Mediterraeo Bologna Italia

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