Fa' la rivoluzione, donna dolce
di Francesca Ferrari
di Francesca Ferrari
Raccogli tutti gli
atomi di te
appura nella bocca
spade e croci
carezza il
pettirosso che ti freme
sull'onda degli
aculei nelle vene.
Verrano sciami d'api
dalla lingua
ambrosia e spugna
gialla evaporata
dal fiato amaro della
sofferenza
e un'alba di
castagno sciolto in pena
a dirti che esser
donna è l'Universo
non è imbracciare
canne o pungiglioni
è solo districare
nuovi nati
da sguardi
prepotenti di paura
brillare e contenere
scoppi e fiamme
mirare con riverberi
galassie
di stelle in
miniatura di altri occhi
accogliere
proteggere sfamare
cullare essere vento
gran consiglio.
La tua rivoluzione è
spalancare
finestre sollevare
le campane
di vetro
sguinzagliare ai boschi gli orsi
che imparino la
lotta ed il mistero
dei tronchi e della
carne sotto i denti
che sappiano la
forma delle impronte
per non ferire
sangue di fratelli
e di sorelle
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