OGNI PAROLA VOLA
(Venezia 2011, alle amiche, in occasione
del Ventennale del
Patto
per un
uso non sessista della lingua italiana, Venezia 1991)
Sindaca, dissi senza conoscerla,
grata
immaginandola per l’atto mio
di dirla
donna e non deluderla
attribuendole
genere incoerente.
Meno grata
mi fu sul principio
l’assessora,
ma fui intransigente.
E declinando
il femminile misi
anche il
‘la’ davanti a presidente.
Semplice
invece fu l’operatrice,
termine di
felice e nuovo conio,
ma forse fui
un po’ imprudente
la volta che
coniai procuratrice.
Difficoltà
non c’era per l’attrice,
ma, a dir ministra
il ministro, fu
davvero da
sudar sette camice.
E il desk
non m’affidarono mai più.
Amica mia!
Sai che dispiacere!
Neologismi
creando da mane
a sera,
trasformai l’ingegnere
in una
brillantissima ingegnera.
Noia mortale
delle quattro mura
mi portò a
impratichirmi del vezzo:
senza paura
andavo trasformando
quel mio
grezzo misogino presente
in futuro di
donna. Anzi: futura.
Battezzai avvocata
l’avvocato,
ed avvocato
l’avvocata trans
che se pure
aveva cambiato sesso
avvocato
restava per revanche.
Folli
universi crea la distonia
del
linguaggio calatoci dall’alto,
quando ‘il’
giudice si mette in malattia
perché da
doglie vien preso d’assalto.
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Se tu noti,
non c’è mai difficoltà
a chiamare
una donna lavandaia
e neppure in
fondo, se è in galera,
a declinar
giostraio con giostraia.
Su tutti c’è
un caso che fa scuola
praticando
la lingua egualitaria
ed è quando
incontri la parola
di uso
comune: segretaria.
Nel caso che
il soggetto nominato
non sotto,
ma al vertice sia posto
dir
‘segretaria’ pare un gran reato:
chiamarla
‘segretario’ sarà imposto.
Allora ti
accorgi con stupore
di vivere
una favola maligna
dove tra
escort che fan gran clamore
buono è il
patrigno, mala la matrigna.
Non badarci.
Continua a declinare
la donna
‘del’ signore con signora
e prima o
poi sentirai chiamare
al
femminile, per dottor, dottora.
Facile
sarebbe cambiare il mondo
mutando solo
l’ultima vocale,
invece di
parole un girotondo
valor di
differenza sessuale
un
giorno afferma, il giorno dopo nega,
sicut
giustizia ogni giorno annega.
A un
brindisi pertanto ora ti invito
in occasione
di questo ventennale,
che la
diritta via abbiam seguito
e di
sessismo abbiamo fatto scuola.
Ora, dimmi
tu se io davvero son
poeta, e non poetessa, creatrice
di
linguaggio, grande sacerdotessa
di parola!
Ogni parola vola.
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