L'occhio
raffigurato al centro della mano di Fatima è detto l’occhio di Mashallah ed è un amuleto contro il
malocchio che serve a invocare la
protezione di
Dio e a proteggere dalle malattie.
In Marocco si mette in casa
proprio per
allontanare le negatività. Nazar Boncuk in
Turco, oppure chiamato
in Italiano come
"Occhio di Allah", è un oggetto molto tradizionale in Turchia; è una
perla di vetro blu utilizzata come talismano per proteggersi dal malocchio.
Lungo la storia dell'umanità, in ogni cultura ed in ogni fede religiosa la
figura
dell'occhio è
concepita come un talismano che scaccia il male.
Tradizionalmente,
le perle di Nazar sono fatte di
vetro blu, con cerchi bianco, giallo, e poi blu di nuovo nel centro. Ma oggi
ci sono diversi tipi e diversi coloridi Nazar
Boncuk che si usano anche per motivi decorativi.
Solitamente, le
perle contro il malocchio hanno la forma di un occhio umano,
poiché secondo
la tradizione e' la finestra che si apre verso il mondo e
l'occhio e'
considerato come il primo punto di partenza dei pensieri buoni o
cattivi. E' per
questo che per proteggersi dagli sguardi cattivi o dal malocchio,
si sono usate
delle pietre di colore blu che, secondo la credenza popolare,
hanno un potere
di assorbire questi sguardi negativi.
La parola Allah si trova nella
lingua Sanscrita. Nella lingua Sanscrita Allah, Akka ed Amba sono sinonimi.
Significano una Dea o una Madre. Il termine "ALLAH" forma una parte
dei canti Sanscriti per invocare la dea Durga, anche conosciuta come Bhavani,
Chandi e Mahishasurmardini. La parola Islamica che indica Dio non è quindi
un'innovazione (bida), ma è l'antico termine Sanscrito conservato dalla
tradizione Islamica. Allah significa Madre o Dea e Madre Dea.
Abbiamo raccolto e riflettuto sui segni e sui
simboli portati a noi dalle donne
migranti soprattutto provenienti dall’area mediterranea , dal mondo arabo e del Medio oriente
Abbiamo
ascoltato i loro racconti orali ,
raccolto oggetti e tradizioni dei loro paesi di provenienza , riflettuto
sulla loro lingua e il suo valore semantico,
sicchè risulta evidente come siano portatrici
inconsapevoli dei segni della Grande Dea
oscurata dal potere della religione monoteista dell’UNICO DIO
MASCHIO e come lo stesso lessico sia
stato espropriato e capovolto nel significato, ad eslusiva esaltazione del
maschile
Le donne native e migranti di ANNASSIM …
L’occhio della Dea ci è stato portato da Songul dalla Turchia
le fonti orali sono amiche turche e marocchine
L’impostazione grafica di Donata Vultaggio
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